Responsabilità medica - La prova del contagio da virus hvc (epatite)

Spetta al paziente dimostrare che il contagio da virus HVC (epatite) è stato causato dalla struttura ospedaliera nella quale è stato eseguito l'intervento chirurgico.

In tema di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria incombe sul paziente che agisce per il risarcimento del danno l'onere di provare il nesso di causalità tra l'evento di danno (aggravamento della patologia preesistente ovvero insorgenza di una nuova patologia) e l'azione o l'omissione dei sanitari. 
 Nella responsabilità contrattuale vige il principio della maggiore vicinanza della prova al debitore (nel caso di specie la struttura sanitaria), in virtù del quale la colpa del debitore è presunta in caso di inadempimento e costituisce onere del debitore superare la presunzione di colpa a suo carico. Tuttavia, tale principio non può essere esteso al diverso elemento strutturale dell'illecito rappresentato dal nesso causale. Pertanto nei giudizi di risarcimento del danno da responsabilità medica, è onere del paziente dimostrare l'esistenza del nesso di causalità, provando che la condotta del sanitario è stata, secondo il criterio del "più probabile che non", causa del danno (Cass. civ. n. 21939/2019).